Alla scoperta di Venezia con Marco e Todaro!
Venezia è una città piena di incantevoli luoghi da scoprire e chi meglio di un bambino sa esplorare ed imparare tante storie nuove in questo posto magico! Ci guideranno in questo percorso tra calle e sestieri i nostri due piccoli aiutanti Marco e Todaro, due grandi amici che portano lo stesso nome dei santi protettori della città. Buon divertimento!

Con Marco al “Campo dei Mori”

Mi sono sempre piaciute le numerose statue che incontro a Venezia: si possono trovare sculture di uomini importanti come i capi della Repubblica oppure grandi condottieri, ma anche immagini sacre di angeli o animali come leoni, aquile, lepri: sono così grandi e maestose che sembrano prendere vita!

Ma le statue che più mi divertono sono quelle che si trovano al Campo dei Mori: secondo una leggenda nel 1113 arrivò qui dal Peloponneso (antica regione della Grecia) la famiglia Mastelli, una casata molto ricca che si costruì una dimora tutta per loro il Palazzo Mastelli del Cammello (così detto per un cammello scolpito sulla sua facciata).

La famiglia era formata da tre fratelli, Rioba, Sandi e Alfani, i quali commerciavano sete e spezie: ma la loro attività più efficace era una banca, usata per ingannare e rubare i soldi alle persone del posto. Un giorno entrò nella loro banca un’anziana signora e con l’inganno dei tre fratelli perse tutti i suoi risparmi.

Non sapevano però che la donna era molto religiosa e scaglio la sua maledizione sui tre mercanti: così il giorno successivo quando toccarono i soldi dell’anziana i Mastelli si trasformarono magicamente in tre statue di pietra! Oggi puoi trovarle ancora lì nelle pareti del campo a ricordare, per quanti li vedono, che i disonesti avranno sempre alla fine la loro lezione.
p.s. quasi dimenticavo: strofinare il naso di ferro della statua del “sior Rioba” si dice porti fortuna!
con Todaro allo “Squero di San Trovaso”

Il mare e le barche sono la mia più grande passione: la mia camera è piena di modellini di imbarcazioni di ogni tipo, ne ho così tanti che ho dovuto incastrarli perfino sotto il letto e puntualmente la mamma mi sgrida ogni volta che deve fare le pulizie! A quel punto, con una scusa, scappo fuori e vado a rifugiarmi in un luogo bellissimo vicino casa: lo Squero di San Trovaso.

Lo squero è il luogo dove si costruiscono e si riparano le barche, in particolare il mezzo più bello e diffuso tra i canali di Venezia: la gondola! Questo luogo risale a prima del seicento ed è uno dei pochissimi squeri ancora in funzione a Venezia; le persone che lavorano all’interno, gli squeraroli, costruiscono tutto a mano come un tempo, lavorando sapientemente il legno e personalizzando ogni barca.

Dal cantiere escono sempre grandi capolavori ed il più bello di tutti è sicuramente la gondola: mi piace la sua forma affusolata ed il colore nero che irrompe sull’acqua. E il pezzo forte è la sua punta, il così detto “fero da mar” una parte molto pesante posta davanti per bilanciare il peso del gondoliere che si mette sul lato opposto, mantenendo così stabile la barca.

Il “fero da mar” ci racconta inoltre com’è fatta la città: i suoi sei denti rappresentano i sei sestieri che dividono Venezia, il dente rivolto all’indietro è l’isola della Giudecca, mentre la punta più larga simboleggia il cappello del Doge con sotto un archetto per il Ponte di Rialto; infine, la forma ad “S” dell’intera struttura rappresenta il percorso più bello al mondo: il Canal Grande.
