DOMUS GRIMANI

Percorrendo in barca il Canal Grande i palazzi esibiscono con grande fermezza i loro monumentali prospetti creando un immediato stupore per chi li osserva. Fuori invece dalle dinamiche di competizione e dall’idea di omogeneità delle imponenti facciate trova spazio Palazzo Grimani, nascosto tra le calli veneziane e ad un passo da uno dei campi più belli della città, Santa Maria Formosa.

Il palazzo è la residenza di una delle più importanti famiglie del patriziato veneziano, e proprio l’edificio ha visto come suo proprietario il Doge Antonio Grimani, eletto nel 1521, il quale poi lo affidò alle mani dei quattro figli.

L’edificio fu ristrutturato e ampliato in varie fasi, in particolare dai fratelli Vettore e Giovanni Grimani i quali si ispirarono allo stile delle antiche domus ed al gusto architettonico del Rinascimento romano.

Ritratto di Antonio Grimani, Damiano Mazza attr.

Le logge realizzate già a partire dall’ingresso e dal cortile interno erano completamente decorate da statue classiche, ora non più presenti, ma fedelmente riproposte nelle sale del piano nobile ed in altri ambienti.

Attraversando le stanze colpiscono i soffitti della sala da pranzo e della sala a fogliami, decorate rispettivamente una con festoni di nature morte di cacciagione, ortaggi e pesci, e l’altra con fasce di piante fiori ed un fitto giardino abitato da numerosi animali.

Il nucleo centrale del palazzo però è la Tribuna Grimani, luogo di grande fascino, pensato per assorbire la luce naturale e indirizzarla sulle straordinarie sculture antiche raccolte al suo interno: busti, statue, teste, bronzi protetti al centro del lungo soffitto dal “Ratto di Ganimede”, che attira su di sé le attenzioni dei visitatori e dei fotografi, donando a questo spazio una dimensione aulica.

Questa splendida dimora costudisce un vero e proprio tesoro d’opere d’arte: si tratta di un contesto di enorme fascino culturale e collezionistico, una casa per i migliori artisti che da Roma arrivavano a Venezia, frutto del grande ingegno e del patrimonio intellettuale dei loro proprietari.