TEMPIO BAROCCO

Il fascino delle chiese di Venezia è dato dalla loro eterogeneità di stili ed epoche a cui fanno riferimento, portando i suoi visitatori in un vero e proprio viaggio nel tempo. Se consideriamo le opere più importanti del ‘700 veneziano non possiamo non citare questa affascinante chiesa, che ora conosciamo come “dei Gesuiti”, fondata inizialmente nel 1150 con il titolo di Santa Maria Assunta dei Crociferi.

Il Campo dei Gesuiti che conduce alle Fondamenta Nove.

Il suo aspetto attuale lo dobbiamo all’ordine religioso dei Gesuiti che nel 1657 acquistò per cinquantamila ducati l’intero complesso, costituito da una chiesa, un ospedale e un convento, aiutando così anche il governo veneziano logorato dalla guerra di Candia.

La vecchia chiesa dei Crociferi non essendo abbastanza grande per le attività dell’ordine fu abbattuta nel 1715 edificando così un nuovo tempio, con il finanziamento dalla famiglia friulana Manin. Venne consacrata nel 1728.

L’imponente facciata con le sue enormi colonne accoglie bianche statue degli apostoli, coronate dal timpano che sorregge il gruppo marmoreo dell’Assunzione di Maria ed angeli di Giuseppe Torretti. L’interno della Chiesa lascia a bocca aperta: l’effetto scenico creato riporta immediatamente ad un salone da ballo dove spicca il soffitto bianco oro che contorna splendidi affreschi, con le pareti avvolte da ricchi marmi bianco verdi.

L’altare maggiore, sfondo su questa bellissima scenografia, colpisce per le sue colonne tortili di marmo verde antico che esaltano a loro volta il sontuoso tabernacolo tempestato di lapislazzuli. Di fronte, nel transetto centrale, le statue marmoree degli Arcangeli Michele, Gabriele, Raffaele e Sealtiele scolpite da Giuseppe Torretti e poste sui quattro angoli, degli assoluti capolavori della scultura presente in città.

“Arcangelo Raffaele” di Giuseppe Torretti.

La scultura e l’architettura presenti in questo luogo non nascondono però le importanti tele poste sugli altari e nella sacrestia, che accoglie ad esempio un ciclo pittorico di Palma il Giovane. Nel primo altare di sinistra, appena entrati in chiesa, la luce ed il calore del fuoco del “Martirio di San Lorenzo” dipinto incantevole di Tiziano, avvolge e riscalda i fedeli ed i visitatori in questa estasi di barocco veneziano.