ANIMA OCEANICA

“Siete invitati ad abitare questo spazio e ad ascoltare i suoni che arrivano come le nuvole sono spinte dai venti”. Queste splendide parole esprimono tutta l’ospitalità di questa bellissima mostra dell’artista Taloi Havini che accompagna parte dell’esposizione gestita da Ocean Space nell’affascinante cornice della Chiesa di San Lorenzo a Venezia. Ocean Space è un centro globale che vuole sensibilizzare e sostenere attraverso l’arte le tematiche legate alla tutela degli oceani e dei nostri mari: è guidato dalla fondazione TBA21–Academy (www.tba21.org), un gruppo di artisti e scienziati che vogliono stimolare una più profonda comprensione dell’oceano ed ispirare al cambiamento del nostro approccio con la terra.

Spazio espositivo della mostra “Territorial Agency: Oceans in Transformation”

Ho avuto la fortuna, attraverso l’invito all’iniziativa Oceangram, di poter vedere da vicino i due spazi espositivi creati, ricevendo una accoglienza che ha fatto sentire a casa tutti i partecipanti. La prima mostra intitolata “Territorial Agency: Oceans in Transformation” curata da Daniela Zyman vuole “generare una profonda consapevolezza rispetto al ruolo degli oceani nella sopravvivenza del pianeta” partendo da una ricerca scientifica evidenziata attraverso sette mappe cartografiche visibili su numerosi monitor a led.

Gli schermi presentano sette aree del mondo percorse dalle più importanti traiettorie oceaniche e marine: Asia metropolitana, dal Mare del Nord al Mar Rosso, lo Stretto del Golfo, la corrente di Humboldt che affianca l’America del Sud, l’Oceano Indiano, l’Atlantico meridionale ed il Pacifico equatoriale.

Tutte le mappe evidenziano eventi e fenomeni naturali che influenzano il nostro clima mettendolo a serio rischio: attività commerciali antropiche che stanno cambiando profondamente i nostri oceani, pesche invasive, pesche a strascico, frequenti tratte navali marittime, estrazioni di gas e petrolio.

Spazio espositivo della mostra “Territorial Agency: Oceans in Transformation”

Le zone verdi evidenziate nei led definiscono le aree marine protette, le zone in blu e azzurro mostrano invece le aree a rischio di sprofondamento come l’area veneziana; in magenta le estrazioni del gas, i punti in bianco invece le estrazioni petrolifere. Le linee che si muovono rappresentano le superfici d’acqua e le correnti marine, le linee bianche tutte le tratte navali più frequenti.

Ingresso spazio espositivo “The Soul Expanding Ocean”

Nell’altra parte della Chiesa prende vita la seconda mostra intitolata “The Soul Expanding Ocean” di Taloi Havini: un’installazione sensoriale che colloca un palcoscenico azzurro a forma dell’isola di Bougainville in Papua Nuova Guinea (dove l’artista ha le sue origini) avvolto da un enorme tenda blu che rappresenta l’onda che sta per abbattersi sull’isola; il tema centrale è sempre diretto a far riflettere sul rischio dell’innalzamento dei mari, portando l’esempio di una piccola comunità che vive a stretto contatto con l’oceano.

L’artista cerca inoltre di sviluppare e diffondere una più profonda conoscenza delle popolazioni ancestrali attraverso l’utilizzo del suono, un accogliente tono che si diffonde su tutto lo spazio espositivo: il rumore del flauto che ricorda il vento e l’inizio delle cose, i tamburi ed alcune frequenze sottomarine registrate invitano a sedersi e sdraiarsi sull’installazione, in completa simbiosi con il luogo che gode di un’ottima acustica.

Spazio espositivo “The Soul Expanding Ocean”

Di forte impatto il paragone finale dato dalle curatrici dell’evento che nelle loro esposizioni ricordano come molti studi prevedano un danneggiamento anche delle barriere coralline dovuto all’innalzamento della temperatura degli oceani di due gradi: “è come se il nostro corpo portasse la temperatura a trentotto gradi, ci sarebbero conseguenze gravissime per noi. Dobbiamo considerare che lo stesso accade ai nostri oceani”.

INFORMAZIONI UTILI

Chiesa di San Lorenzo Campo S. Lorenzo, 5067, 30122 Venezia – mappa

Ingresso gratuito www.ocean-space.org

Chiesa di San Lorenzo
Spazio espositivo della mostra “Territorial Agency: Oceans in Transformation”

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