
Il 25 marzo dell’anno 421 viene associato al mito delle origini di Venezia: secondo il “Chronicon Altinate”, una raccolta di documenti e fonti tra le più antiche della storia veneziana, questo giorno è fatto coincidere con la nascita della città. Venezia così si impossessa di una data di altissimo valore teologico: infatti il 25 marzo è associato con il primo giorno della creazione del mondo, coincide quasi con l’equinozio e quindi con l’inizio della primavera, è collegato al lunedì santo della passione di Cristo ma in modo particolare è associato all’annunciazione di Maria, confermata anche dal calendario civile. Ed è proprio la figura della Vergine che entra nell’identità veneziana, col risultato di una delle costruzioni più esemplari: la Basilica della Madonna della Salute.

Il 1630 segna Venezia con una delle pesti mai viste fino ad all’ora: per questo motivo la Serenissima decise di costruire un simbolo di preghiera e ringraziamento alla Vergine, così maestoso da preservare la città dalla terribile pestilenza. Venne così indetto un concorso per costruire la Basilica: il vincitore, Baldassarre Longhena un “uomo nuovo con un’idea nuova”, progetta una novità assoluta realizzando un edificio circolare in stile barocco che richiama l’infinito e l’aulico.

La Basilica colpisce infatti per questa sua mastodontica forma circolare sormontata da una cupola sulla cui sommità si trova la statua della Vergine con il bastone di Capitana de mar; sulla facciata principale, scolpita da Tommaso Rues, e sui lati esterni compaiono tantissime statue dedicate ai personaggi principali dell’antico e nuovo testamento il tutto accolto da un’imponente gradinata che sembra quasi emergere dall’acqua.
L’interno è ampio e luminoso: sotto la cupola centrale si aprono le sei cappelle laterali delle quali cinque dedicate alla Vergine, mentre sotto la cupola minore si trova il vero e proprio santuario con la preziosa e venerata icona della Madonna della Salute la “Mesopanditissa” avvolta dallo splendido gruppo marmoreo di Juste Le Court che rappresenta una Maria con il Bambino in braccio che protegge e caccia la peste dalla città di Venezia.

Due preziosi consigli: il primo è di visitare la bellissima sacrestia che custodisce l’enorme telero delle “Nozze di Cana” di Jacopo Tintoretto e numerose opere di Tiziano; il secondo è di partecipare alla celebrazione del 21 novembre, dove ogni anno si festeggia la Madonna della Salute con la costruzione di un ponte votivo che consente ai fedeli di attraversare il Canal Grande da santa Maria del Giglio.


INFORMAZIONI UTILI
Basilica Madonna della Salute
Dorsoduro, 1, 30123 Venezia – MAPPA
Orari di apertura chiesa (ingresso libero):
lunedì-sabato: 9:30-12:00 e 15:00-17:30
domenica: 9:30-12:00 e 15:00-17:30
Orari di apertura sacrestia (ingresso € 4):
lunedì-sabato: 10:00-12:00 e 15:00-17:00
domenica: 15:00-17:00

