IL MITO DI EUROPA

Il ratto di Europa – Paolo Caliari detto il Veronese – 1580

La sala dell’Anticollegio di Palazzo Ducale è uno dei luoghi più carichi d’arte e significati della Serenissima: si tratta di una sala d’attesa che precede il Collegio, l’organo della repubblica che si occupava di predisporre e coordinare i lavori per il senato, promuovere l’attività legislativa e politica ma in particolar modo ricevere le delegazioni e gli ambasciatori stranieri e le personalità importanti.

Una vera e propria anticamera del luogo ufficiale delle udienze: qui venivano fatti accomodare ambasciatori, delegati, personalità politiche in visita ufficiale ai membri più importanti della repubblica. Tutte queste persone venivano così immerse da opere incantevoli che dovevano esaltare le virtù di Venezia: in particolare al centro della sala, circondata dalle tele di Tintoretto, si trova un’opera straordinaria di Paolo Veronese “Il Ratto d’Europa”.

Particolare degli stucchi ed affreschi del soffitto di Marco del Moro

Il dipinto narra un episodio della mitologia greca: Zeus incantato dallo splendore di Europa, una donna meravigliosa, si trasforma in un toro bianco con l’intento di sedurla e rapirla. Decide così di avvicinarsi sdraiandosi ai suoi piedi, mentre lei sta raccogliendo dei fiori su una spiaggia: Europa, impressionata dalla sua docilità, sale sul dorso del toro che la rapisce e la porta attraverso il mare fino all’isola di Creta. Il quadro rappresenta questi attimi.

Sopraffatta ed abbandonata sull’isola, Europa sposerà il re di Creta Asterio che adotta i suoi tre figli avuti con Zeus: tra questi Minosse, erede al trono di Asterio, darà vita alla civiltà cretese, culla della civiltà europea: in onore alla madre indicherà col nome “Europa” le terre poste a nord del Mar Mediterraneo.

Venezia distribuisce ricompense e onori – soffitto di Paolo Veronese – 1577

Nella Venezia cinquecentesca la tela del Veronese voleva probabilmente esprimere ai vari ambasciatori che attendevano in questa sala come Venezia fosse la nemica per eccellenza dei turchi e come quel mito incarnasse la difesa dell’Occidente cristiano.

Quest’opera col suo racconto di un mito amoroso, carico di passione ma anche di sofferenza, porta inevitabilmente a rivolgere un pensiero al concetto odierno di Europa così tanto discusso: la storia ci parla di una Venezia chiamata Serenissima proprio per la sua tolleranza verso le nuove ideologie e di un equilibrio dato dal suo esercizio di governo; mi piace pensare siano queste le fondamenta da ritrovare per la nostra comunità.

Minerva scaccia Marte – Jacopo Tintoretto – 1577

INFORMAZIONI UTILI

Palazzo Ducale – Sala dell’Anticollegio

Piazza San Marco, 1, 30124 Venezia VE – MAPPA

Orari: dal 1 aprile al 31 ottobre

da domenica a giovedì 8.30 – 21.00 (ultimo ingresso ore 20.30)

venerdì e sabato 8.30 – 23.00 (ultimo ingresso ore 22.30)

dal 1 novembre al 31 marzo

8.30 – 19.00 (ultimo ingresso ore 18.30)

Ingresso: € 25,00 intero – € 13,00 ridotto

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