
L’anno 1204 segna una fase importante per la città di Venezia: con il bottino della IV crociata su Costantinopoli inizia l’arricchimento della città e la visione di una Venezia che deve avere un volto appropriato agli occhi del mondo. I palazzi pubblici ma allo stesso tempo le dimore private dovevano evocare la grandezza della Serenissima e l’orgoglio del committente di appartenere ad una grande potenza economica.
Palazzo Priuli a San Severo (ora sede di un hotel di lusso) è un modello di architettura civile esemplare di questa fase: di enormi dimensioni ed in stile gotico fu costruito tra la fine del 1.300 e gli inizi del 1.400 grazie al nobile Costantin Priuli.

Era così maestoso e monumentale tanto che influenzò alcuni particolari esterni della Ca’ d’Oro: fu proprio Marino Contarini, committente del celebre palazzo, ad ordinare che alcune caratteristiche dei poggioli della sua casa fossero fatti sul modello del Priuli, affascinato dalla bellezza di quest’angolo traforato.

Non a caso lo splendore di questo poggiolo colpì anche il celebre pittore Ludwig Johann Passini, artista austriaco e ritrattista della vita veneziana che nel 1866 realizzò un bellissimo acquerello che ritrae due grandi protagonisti: la città lagunare proprio con il suo balcone di Palazzo Priuli e la moglie Anna, percorsa nel volto da tratti malinconici; mi piace pensare sia un ringraziamento alla donna ed un elogio al loro grande amore, segnato dalla scomparsa della moglie per tubercolosi un anno dopo il loro matrimonio.

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Palazzo Priuli a San Severo
